domenica 24 gennaio 2010

Mammografia, ampliato il programma di screening

L'estensione riguarda le donne dai 45 ai 49 e dai 70 ai 74 anni. Bissoni: "Un investimento importante a tutela della salute delle donne"

(21 gennaio 2010) - Sono già partiti i primi inviti, con lettera dell’Azienda Usl a domicilio, alle donne dai 45 ai 49 anni e dai 70 ai 74 anni ad effettuare la mammografia di screening. Così come previsto dalla Giunta regionale nel luglio scorso, da gennaio è partita infatti l’estensione del programma di screening gratuito per la diagnosi precoce dei tumori della mammella,  che fino al 31 dicembre 2009 era rivolto - secondo le indicazioni nazionali - alle donne dai 50 ai 69 anni.

L’Emilia-Romagna è l’unica Regione, al momento, ad aver deciso questa estensione che comporterà un aumento della spesa dagli attuali 8 a circa 14 milioni di euro all’anno. In questo modo si offrirà  alle donne dai 45 ai 49 (163.354 in totale)  una nuova opportunità di prevenzione con l’invito ad effettuare la mammografia ogni anno e alle donne dai 70 ai 74 anni (126.311 in totale) di poter proseguire i controlli mammografici biennali. Le interessate dallo screening diventano quindi complessivamente 838.520  (oltre 840mila considerando anche le domiciliate e non solo le residenti) pari al  37,6% della popolazione femminile dell’Emilia-Romagna.

A sostegno di questa iniziativa è stata predisposta una campagna informativa per far conoscere programma e nuove opportunità offerte. “Lunga vita alle signore” è lo slogan della campagna che prevede la distribuzione di opuscoli informativi, l’affissione di manifesti e locandine, la messa in onda sulle principali emittenti della regione di radio e video comunicati, la pubblicazione di inserzioni sulla stampa quotidiana.
In tutti i casi si ricorda che per informazioni e approfondimenti ci si può rivolgere al numero verde unico del Servizio sanitario regionale 800 033 033 (giorni feriali dalle 8,30 alle 17,30 e il sabato dalle 8,30 alle 13,30) o consultare il sito all’indirizzo www.saluter.it/screening_femminili
radiologaL'adesione alla campagna di screening e i percorsi di accesso
La scelta della Giunta regionale di ampliare l’offerta dello screening alle donne in fascia di età 45-49 e 70-74  è stata presa sulla base delle evidenze di efficacia (cioè la verificata possibilità di ridurre la mortalità per tumore della mammella anche per queste età, attraverso la diagnosi precoce) documentate dalla letteratura scientifica nazionale ed internazionale, e sulla base dei buoni risultati ottenuti in oltre 10 anni di attività dello screening mammografico, avviato in Emilia-Romagna dal 1996.  L’adesione all’invito delle donne dai 50 ai 69 anni si è mantenuta elevata registrando, nel 2008, un 72,4% di aderenti contro il 59,9% registrato a livello nazionale.
A tutto il 2008 sono stati 8.300 i tumori diagnosticati in fase precoce (su un totale di 11.500 identificati) che hanno dunque permesso di intervenire tempestivamente con le cure necessarie. Per le donne che hanno eseguito la mammografia all’interno del programma di screening, vista l’alta qualità dei percorsi garantita, la mortalità per questo tipo di tumore si è ridotta del 56% (in Italia il 50%).
Per la diagnosi dei tumori del seno e per l’appropriata prescrizione ed erogazione della mammografia, la Giunta regionale, nel luglio scorso, ha definito inoltre priorità e percorsi di accesso alla mammografia, al di fuori del programma di screening in modo da assicurare l’esame a tutte le donne per le quali lo stesso esame è necessario secondo le evidenze scientifiche.  Le mammografie urgenti o urgenti differibili devono essere erogate nei tempi previsti (entro 72 ore per le urgenti ed entro 7 giorni per urgenti differibili) nei Centri senologici pubblici.
Sono poi in corso di definizione protocolli e percorsi diagnostici individuali per le donne che presentano un fattore di rischio legato a ereditarietà/familiarità. Oltre a questo, anche alle donne dai 40 ai 44 anni, al di fuori dell’urgenza e delle condizioni di rischio ereditario/familiare, la mammografia sarà garantita ma entro 90 giorni e non nei tempi di attesa previsti dalla norma (60 giorni).
In sintesi, al di fuori dello screening, dell’urgenza, di condizioni di rischio per familiarità/ereditarietà e per la mammografia richiesta per la prima volta dai 40 ai 44 anni, l’esame mammografico è reputato inappropriato e pertanto può avere lunghi tempi di attesa.
Sotto i 40 anni di età, la mammografia non è indicata e pertanto la presa in carico avviene con la visita clinica del senologo ed eventuali accertamenti successivi.

Fonte: www.regione.emilia-romagna.it

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