martedì 18 ottobre 2011

I numeri della Casa delle Donne di Bologna

I numeri della Casa delle donne:


maltrattamenti in crescita

Oltre 600 casi nel 2010, più 18%, mentre i fondi sono stati ridotti da 90mila a 65mila. La presidente Bianconi: "Non riusciamo ad accogliere tutte le persone che hanno bisogno"

di BEPPE PERSICHELLA

Calano i finanziamenti pubblici ma non la richiesta di aiuto. Nel 2010 la "Casa delle Donne per non subire violenza" ha accolto 610 donne che hanno subito maltrattamenti fisici e psicologici, il 18% in più rispetto all'anno precedente. Sono per la maggior parte italiane (64%), sposate (42%) e di età compresa fra i 26 e i 45 anni (67%). Di fronte a questa domanda in aumento, non sempre la risposta è stata sufficiente. Lo dicono i numeri del bilancio sociale, presentato ieri mattina dall'associazione assieme all'assessore comunale al Welfare Amelia Frascaroli. "Sono moltissime le richieste che non riusciamo a soddisfare - spiega la presidente Susanna Bianconi - . Le assistenti sociali ci chiamano di continuo, ma spesso dobbiamo rispondere che le nostre case sono piene".




E, come se non bastasse, i tagli agli enti locali hanno colpito anche qui. L'associazione già da quest'anno dovrà contare su un contributo del Comune inferiore di 25 mila euro rispetto a quello del 2010, di circa 90 mila euro. Palazzo D'Accursio tende però una mano all'associazione annunciando la riapertura dello sportello delle pari opportunità, differenze e diritti umani, chiuso durante il commissariamento. L'obiettivo, ha spiegato Frascaroli, è "riprendere quei fili spezzati di percorsi che in questi anni sono comunque cresciuti". Il Comune in questo modo diventerà un "punto di riferimento" per tutte le associazioni che lavorano in quest'ambito in città.



Ma per la Casa delle Donne le buone notizie non finiscono qui, perché quello che sta per concludersi è pur sempre l'anno che ha portato nelle casse dell'associazione un milione di euro donato dal privato Domenico Cantatore, soldi che in parte sono serviti all'acquisto di un immobile e di un nuovo ufficio, e che per il restante andranno ad aiutare l'attività da qui ai prossimi cinque anni. Intanto è in arrivo una terza casa rifugio, concessa dalla Provincia, che aprirà a novembre, per un totale di 20 posti letto. Eppure i numeri del bilancio sociale dell'associazione dicono che ancora non basta. Serve un progetto per l'ospitalità 24 ore su 24, oltre ad un centralino dedicato alle richieste di aiuto. "Molte arrivano proprio alla sera e nei weekend, perché sono in momenti in cui i mariti si trovano a casa - spiega la vicepresidente Angela Romanin - . L'accoglienza 24 ore è uno degli standard chiesti anche dall'Unione Europea, noi non riusciamo ancora a offrirla, ma è una delle nostre priorità".

(18 ottobre 2011) © Riproduzione riservata

FONTE: La Repubblica Bologna.it

giovedì 13 ottobre 2011

PROFONDAMENTE COLPITE PER QUESTA TRAGEDIA CHE CI AVVILISCE ,ADERIAMO E SOTTOSCRIVIAMO QUESTO COMUNICATO

BARLETTA, MORTE CINQUE LAVORATRICI. SENZA DIGNITÀ.



Tina Ceci, 37 anni
Matilde Doronzo, 32
Giovanna Sardaro, 30 anni
Antonella Zaza, 36
Maria Cinquepalmi, 14 anni


Il comitato nazionale Se non ora quando esprime la massima solidarietà ai familiari delle vittime della tragedia di Barletta e sconcerto per una disgrazia che deve riportare al centro dell’attenzione pubblica la necessità di una politica che offra dignità per le donne nel lavoro retribuito, e dignità nei servizi offerti alle loro famiglie quando loro sono a lavorare.

Cinque donne del sud sono morte perché lavoravano in nero in uno scantinato senza sicurezza.

Lo scantinato è crollato, e insieme è crollato il mondo di affetti e di relazioni che ciascuna di loro era.

Non è una tragica fatalità, è una morte annunciata. Queste donne lavoravano senza dignità.

Lavoravano nelle stesse condizioni in cui lavorano in paesi in via di sviluppo e dove non esiste la democrazia : Vogliamo che la qualità del lavoro delle donne sia e resti la stessa che c’è negli altri paesi d’Europa.

L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro: ogni giorno uomini e donne nel nostro paese muoiono mentre lavorano, e muoiono nel silenzio di troppi.

Ripetiamo: vogliamo una politica che offra dignità per le donne nel lavoro retribuito e dignità nei servizi offerti alle loro famiglie quando loro sono a lavorare.
Se non ora: quando?
Il comitato nazionale Se Non Ora Quando

SE NON ORA QUANDO

REGGIO EMILIA



INIZIATIVA DEL 14/10/2011 a Poviglio con cenetta , discussione e letture di pagine dal libro

Care Amiche/ci ,
dopo avervi invitate/i all'iniziativa dell'11/10/2011 : Memorie di donne Reggiane nella storia Italiana ,che si tiene presso l'università Modena-Reggio in merito alla pubblicazione della ricerca "Dagli anni Settanta al Duemila - Donne della Bassa Reggiana tra sogni e politica di ieri e di oggi” , tenendo alla vostra presenza vi segnaliamo l'iniziativa che si tiene
VENERDI 14/10/2011 a partire dalle 19,30 presso il Centro del volontariato"KALEIDOS" di Poviglio via Bologna 1. Verrà presentato il libro e si dialogherà su quanto è cambiato e quanto persiste rispetto ai problemi e le condizioni sociali delle donne e degli uomini di oggi sul territorio.
Saranno presenti la ricercatrice Nadia Caiti, Lucia Gardinazzi collaboratrice nella ricerca ,e Marzia dall'Aglio segretaria provinciale dello Spi .
Saranno lette pagine dal libro da parte di Mariangela Dosi.

La prevista cena al prezzo di € 22,00, consiste di questo menu :
- Aperitivo
- Tris di Tortelli (erbetta, patate, zucca con soffritto)
- Scaloppina ai funghi con patatine fritte
- Bis di Torte
- Vino, Acqua, caffè .
Ps. Si può partecipare alla iniziativa anche dalle 21,00 in poi.

Guastalla 11/10/2011.
Cordiamente Anna .             p.Terra di Donne
                                   la Presidente  Sara Balbi Settino





































venerdì 7 ottobre 2011

Memorie di donne Reggiane nella Storia Italiana .

Martedì 11 ottobre 2011 si terrà presso l' Aula Magna P. Manodori dell'Università di Reggio Emilia la presentazione del volume "Dagli anni Settanta al Duemila. Donne della Bassa Reggiana tra sogni e politica di ieri e di oggi, un caso paradigmatico della storia nazionale."
Sono calorosamente invitate tutte le donne che hanno reso possibile la ricerca con la loro testimonianza o partecipazione ai focus e tutte le persone che sono sensibili e interessate alla storia sociale e di vita del nostro territorio .L'iniziativa dal titolo :Memorie di donne reggiane nella storia italiana , si svolgerà Martedi 11/10/2011alle ore 17,00 presso l'Aula Magna "P.Manodari"dell'Università di Modena Reggio con il coordinamento del prof.Nicola Barbieri (Unimore) che introdurrà l'incontro /dibattito alla presenza dell'autrice Nadia Caiti , con  studiose/i di memoria ,oralità e genere.
In tale ambito viene rilanciato il dibattito sui temi della memoria di genere e della storia orale, delle interviste in profondità,ovvero della soggettività nell'ambito della costruzione della storia locale come paradigma nazionale .
NE DISCUTONO CON L'AUTRICE
LUCIA GARDINAZZI    Donne Bassa Reggiana
SARA BALBI SETTINO Terra di Donne
ANTONIO CANOVI       storico della memoria
SANDRO BELLASSAI   storico università di Bologna,        Associazione Maschlile Plurale
MARIA GRAZIA RUGGERINI   LeNove studi e ricerche sociali esperta sui temi di genere.
Introduce e coordina
NICOLA BARBIERI docente Scienze della Formazione,UNIMORE.

Con l'adesione e collaborazione di : CGIL RE, Donne Bassa Reggiana -Terra di Donne ed il Partocinio dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia .
Cliccando sul titolo l'invito.