venerdì 9 ottobre 2009

Giornaliste, partigiane, femministe, le donne in scena in Val d'Enza

Giornaliste, operaie messicane, partigiane, femministe e post femministe, sono le donne le protagoniste della quinta edizione del Festival del Teatro Civile in Val d’Enza che si intitola “… Paura non abbiamo”, organizzato dal Circolo Indiosmundo in collaborazione con i comuni di San Polo d’Enza e di Canossa.

Cinque appuntamenti (10, 17, 24 e 31 ottobre, e 6 novembre) con due novità: per la prima volta saranno due i palcoscenici della rassegna 2009, San Polo d’Enza e Canossa e non ci saranno solo spettacoli teatrali ma anche proiezioni di ilm e di documentari, segno di un festival che non rinuncia ad esplorare ambiti diversi da quelli teatrali ma uniti dal filo dell’impegno e della riflessione sulla nostra società.

“…Paura non abbiamo”, il titolo della rassegna di quest’anno nasce da una canzone di protesta delle mondine che lavoravano duramente per contribuire al mantenimento della famiglia.

Sono le donne al centro dell’edizione 2009 del Festival, figure protagoniste della rinascita civile e morale d’Italia come le tante donne protagoniste della Resistenza, o come la coraggiosa giornalista Tina Merlin, che mise in guardia prima di tutti, e inascoltata, sulla tragedia del Vajont; ma anche riflessioni sul lungo (e non concluso) cammino verso l’affermazione delle pari opportunità, in Italia come nel mondo; il dramma della violenza e della sopraffazione, come nel Messico dominato dai narcotrafficanti, che fa delle donne un simbolo irriducibile della forza dell’umanità contro ogni avversità e orrore come documentato anche nel bel film “Bordertown” di Gregory Nava con Jennifer Lopez e Antonio Banderas.

Si comincia sabato 10 Ottobre, in sala polivalente a San Polo, con “A Perdifiato. Ritratto in piedi di Tina Merlin”. L’attrice Patricia Zanco (foto) fa rivivere in scena il percorso biografico di Tina Merlin, dagli inizi come staffetta partigiana, fino all’impegno come giornalista sulle pagine dell’Unità, dove divenne famosa la sua battaglia contro la costruzione della diga del Vajont.

Secondo appuntamento, sabato 17 ottobre, al Teatro Matilde di Canossa di Ciano d’Enza, con la voce di Marina Coli e la fisarmonica di Lorenzo Munari per “Voci di vento . La voce delle donne nella Resistenza”. Testimonianze e ricordi, dove il filo delle storie si intreccia con le voci del canto popolare.

Sabato 24 Ottobre, sempre al Teatro di Ciano d’Enza, proiezione del film Vogliamo anche le rose della regista Alina Marazzi. Un film presentato con grande successo in numerosi festival: straordinarie, rarissime immagini e parole, le faticose e fantasiose conquiste delle donne italiane che compongono un racconto di grande ed insieme minuta epica.

Si torna a San Polo, sabato 31 ottobre con “Donne di sabbia. Testimonianze di donne di Ciudad Juarez”. Un gruppo di donne messicane, coordinate da Monica Livoni Larco, in scena per documentare la strage di donne messicane (più di 400 in 15 anni), che tuttora continua nel silenzio dell’opinione pubblica. Lo spettacolo ha il patrocinio di Amnesty International.

Chiusura a San Polo d’Enza, venerdì 6 novembre, con la proiezione in anteprima del documentario “Alla ricerca di una rivoluzione smarrita”, prodotto dal coordinamento donne regionale del sindacato Spi-Cgil e diretto dal regista bolognese Giulio Colli. Capitolo conclusivo di una trilogia sulla condizione femminile in Emilia-Romagna, il documentario si occupa degli ultimi vent’anni, quelli del grande “riflusso”.

Fonte: www.reggio24ore.it

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