Donne e uomini della Resistenza nella Bassa reggiana.
“25 Aprile 2011” - Una giornata di memoria, di coesione civile e democratica .
La dominazione nazi-fascista fu riscatta dai partigiani e partigiane che dopo l’8 Settembre 1943 con
l’aiuto degli alleati diedero vita a quel grande movimento di nome Resistenza per
ristabilire e sviluppare la Democrazia e lo Stato di Diritto. La riscattarono i partigiani e partigiane delle tante e diverse formazioni combattenti, ( vedi qui nella Bassa la 77a Brigata S.A.P.,
diventata “Fratelli Manfredi “dopo il sanguinoso eccidio di Villa Sesso), i
contadini delle nostre campagne,-la famiglia Rossi di S.Vittoria – gli operai delle nostre fabbriche (vedi le operaie/i
della Mossina di Guastalla che
rallentavano la produzione dei contenitori di legno adibiti al trasporto
delle munizioni per l’esercito
repubblichino ) , le donne forti delle nostre case che in silenzio ospitavano , curavano e sfamavano i
partigiani feriti e i coraggiosi politici
del CLN.
Per commemorare la festa del 25/aprile è doveroso pertanto ricordare anche il contributo e il sacrificio che le donne diedero alla Resistenza . Donne
normali, donne come tante , come le nostre nonne , sorelle,madri,figlie , come testimoniano ancora oggi gli oramai anziani partigiani. Donne
semplici quindi , che hanno scelto di lottare
per la rinascita della democrazia. Hanno operato silenziosamente:
portavano armi e munizioni, messaggi, vettovagliamenti, davano soccorso ai
feriti, svolgevano funzioni di collegamento tra un distaccamento e l’altro ( Velia Vallini di Novellara e Leda Colombini
di Fabbrico ) e non è che non avessero
paura di morire: mettevano nel conto la cattura la
tortura , e la morte, senza parlare, ma questo non le impediva di agire
.
Molte di loro furono violentate e torturate
. Esemplare la figura della giovane partigiana di Gonzaga: Eler Valentina
Giubertoni raccontata nel bel libro :” Morire d’agosto” - ed.Omia - morta dopo cinque
mesi dalla Liberazione a causa delle torture e violenze subite dai fascisti a
Gonzaga . Ma ci sono anche altre figure di staffette e partigiane, il cui
compito non era certo facile e meno rischioso dei combattenti partigiani.
Nella Bassa ricordiamo appunto le
componenti della 77° Brigata S.A.P. (*
Per Guastalla ( partigiane,patriote e
benemerite )
Bernardelli Fernanda ( partigiana) Pazzi
Annunciata ( partigiana) , Pazzi Iole (partigiana ) , Simonazzi Sarda (
partigiana),e Bernardelli Ines (benemerita), Fanti Ada (patriota), Vasconi
Cesarina ( benemerita) , Malaguti Lolita (patriota) e Radighieri Valentina (benemerita)
, Freddi Amabile (patriota
Per Luzzara ( partigiane )
Tagliavini Dora e Daffini Iva
Per Gualtieri ( partigiane)
Formentini Elda, Landini Elda, Reggiani
Teresita, Garuti Ines ( partigiana
caduta), con la figlia Rossi Bruna (
partigiana caduta) , violentata, ed uccisa insieme al padre Giuseppe
Rossi. Ospitavano nella loro casa le
riunioni della Brigata S.A.P . Si salvarono i figli più piccoli Gianni e Bruno.
Per Novellara (partigiane)
Beltrami Marta ,Bonini Avde, Bussei Clede, Crotti Ida, Davoli Dilva , Folloni Maria,
Lamelli Dimma , Marani Valentina, Rabitti Adelma, Rapacchi Rina, Righi Pierina,
Vallini Velia .
Per Reggiolo ( partigiane)
Andreoli Liliana ,Bulgarelli Oriele , Freddi
Ester, Lotti Tosca, Martinelli Magda,Odini Ines.
Per Boretto ( partigiana)
Costa Luigia.
Per Brescello ( partigiane)
Annigoni Celina, Bacchi Palazzi Leda ,Fochi Iora, Friggeri Iora, Poliotto
Alma,Varacca Rina, Zanichelli Ariella.
Per Poviglio (partigiane)
Barbieri Adele,Barbieri Costantina, Becchi
Costantina,Bonvicini Italina,Brugnoli Ave,Conti Alide, Curti Lina,Davoli
Ada,Manghi Velia,Manghi Zaira , Mazzieri Rosina, Melloni Fernanda,Menozzi
Maria,Mori Anna,Righi Zelmina,Paini Ines,Rossi Aurora,Spagna Jolanda.
Le donne della Bassa distribuite negli 8 Comuni,impegnate nella
Brigata S.A.P. Fratelli Manfredi furono 131,
pari al 17% - di tutti i componenti della Brigata.
E’con spirito civile e morale che abbiamo
quindi aderito e collaborato come Terra di Donne - Associazione Bassa Reggiana – insieme all’Anpi e al Comune
di Guastalla, alla Giornata Nazionale della Liberazione . Per ricordare ,
trasmettere la memoria e onorare oltre ai caduti e i combattenti della
Resistenza , le donne che hanno contribuito alla nostra liberazione ed
emancipazione: mondine ,operaie ,
intellettuali braccianti. Donne di diverse estrazioni sociali, politiche , e
religiose.
Abbiamo nel cuore tutti i nostri partigiani/e,
i patrioti/e e i benemeriti/e, vivi e morti, gli internati/e nei campi di concentramento, e i giustiziati per rappresaglia (come il
guastallese Camurri Quarto fucilato insieme
ai sette fratelli Cervi) , ai quali/e dobbiamo
essere riconoscenti e dire un grazie a tutti
loro .
Riteniamo comunque che questo sia certamente
un elenco parziale , non compresivo di tutte le donne che hanno dato il loro contributo alla Resistenza.
Guastalla, 25 Aprile 2011
(*) Per problemi di
spazio si sono
annoverati , solo per Guastalla, tutti gli apporti
dati dalle
donne alla Resistenza - in quanto partigiane,patriote e benemerite - ,così come
indicato nella pubblicazione di Guido Laghi in“ La 77^Brigata S.A.P.- Fratelli Manfredi”.
Ed. Artestampa (Ravenna1985)
Sono orgoglioso dei miei nonni Ines (Nera),Giuseppe (Primo)e di mia zia Bruna (Nella).Andrea
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