lunedì 31 maggio 2010

Aborto ,RU 486 intervista del 5/10/2008 dall' Informazione al Prof. Giovanni La Sala


ETICA
E SOCIETÀ

Al Santa Maria Nuova 13 ginecologi su 18 dicono no alle interruzioni di gravidanza e ai contraccettivi d’emergenza.  Aborto, sempre più medici obiettori ?.

Il Prof. La Sala: «Sono il 72% ma la percentuale crescerà nei prossimi anni»
Nel 2007 crescita record di interruzioni di gravidanza chimiche: + 56 casi
Ru 486 e pillola del giorno dopo
A Reggio aumentano le richieste.
Nel 2007 sono state 675 le Ivg eseguite nel nosocomio cittadino. Sono 5 i dottori che assistono le
donne che non vogliono tenere il bimbo. In aumento i professionisti che scelgono di preservare la vita. Anche la pillola del giorno dopo può essere negata dal medico di turno.
Norlevo: boom di vendite alle Farmacie Riunite. Ne fanno uso soprattuttole giovanissime tra i 14 e i 20 anni sostiene Elisa Sassi.
Reggio il 72% dei ginecologi in servizio al SantaMaria Nuova è obiettore di coscienza.Sono ben 13 su 18
infatti i medici che non fanno interruzioni di gravidanza, non somministrano la Ru 486 e possono dire no anche alla pillola del giorno dopo.Tutte queste pratiche quindi restano a carico si cinque dottori,compresi il primario e il vice.
Nel 2007 hanno eseguito 675 aborti e sono alle prese con la crescente richiesta di pillole del giorno dopo. Il problema è stato affrontato in Regione nell’ambito della discussione sulle linee guida per l’applicazione della legge 194 proposte dall’assessore alla sanità,Giovanni Bissoni.
 Ma cosa succede al Santa Maria Nuova? Lo abbiano chiesto la Prof.Giovanni Battista  La Sala,Direttore della Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Santa Maria di Reggio.
Prof. La Sala il numero di medici obiettori è molto alto all'interno del suo reparto. Cosa comporta a livello organizzativo ?«Prima di tutto che sono pochi i medici che praticano le interruzioni di gravidanza con i metodi tradizionali. Sono cinque compreso il sottoscritto».
E' un problema?«Oggi non direi perchè riusciamo a far fronte alle richieste delle pazienti anche considerando
che gli aborti sono in diminuzione.Credo però che il problema si presenterà nei prossimi anni perchè i medici
obiettori di coscienza sono in sensibile aumento».
Perchè ci sono sempre più obiettori?
«Non credo sia possibile fornire una risposta univoca a questa domanda. La legge offre ai dottori la possibilità di non praticare aborti e chi diventa obiettore lo fa per motivi etici del tutto personali».
In Regione si parla di aumenti per i ginecologi che devono fare il lavoro degli obiettori. E' d'accordo?«A dire il vero non abbiamo chiesto incentivi economici e non direi che siamo sottoposti ad un superlavoro».
Cosa succede quando viene richiesta la pillola del giorno dopo?
«Un obiettore ha il diritto di rifiutarsi di somministrarla anche se si discute su questo punto perchè non tutti  i medici  ritengono che possa avere veri e propri effetti abortivi.
Si sono verificati casi in cui sia stata negata?«
Presumo di si anche perchè le richieste sono numerose specie nei fine settimana.
Se quella sera è di turno un obiettore può negare la somministrazione.

La donna ha comunque 72 ore di tempo per assumerla e quindi può tornare il giorno dopo  o rivolgersi al medico curante .
E la Ru 486?
«E' diverso perchè è una pillola abortiva che segue un iter diverso. I casi restano poco numerosi,  1-2% delle interruzioni di gravidanza, e viene somministrata quando il medico lo ritiene e su richiesta della paziente».
In Regione si discutono nuove linee guida per una corretta applicazione  della
194. Cosa chiede ai politici''?«Credo che sia importante non spaccare il fronte in guelfi e ghibellini. La legge 194 nel suo complesso è una legge buona e molto chiara.I criteri per la sua corretta applicazione sono scritti nel testo senza dover nulla togliere o aggiungere».

 Il Prof. Giovanni Battista  La Sala è Direttore della Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell'Arcispedale Santa Maria di Reggio,nonchè responsabile del Centro per la Diagnosi e Terapia della Sterilità Involontaria di  coppia, del medesimo.


Il Papa: i cattolici non ci seguono.
I metodi contraccettivi che impediscono la procreazione di figli snaturano il senso ultimo del matrimonio: è il duro attacco alla contraccezione di Benedetto XVI, in un messaggio inviato ad un congresso sui 40 anni dell' Humanae Vitae (l'enciclica con cui Paolo VI proibì la pillola), che si è svolto a Roma. Nel corso del suo intervento il Pontefice ha sottolineato come pillola e preservativo siano utilizzati anche da molti cattolici che hanno «difficoltà a comprendere il messaggio della Chiesa, che illustra e difende la bellezza dell'amore coniugale nella sua manifestazione naturale». In questo senso il Pontefice ha esortato i sacerdoti affinchè «nella pastorale matrimoniale e familiare sappiano orientare le coppie a capire con il cuore il meraviglioso disegno che Dio ha iscritto nel corpo umano, aiutandole ad accogliere quanto comporta un autentico cammino di maturazione».
2006 2007

31/5/2010
Anna Scappi.

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