domenica 3 maggio 2009

STAFFETTA ANFORA

SARA' A REGGIO EMILIA IL 24 e 25 MAGGIO

RACCOGLIAMO ADESIONI PER CHI VOLESSE ESSERE CON NOI DURANTE QUESTA IMPORTANTISSIMA INIZIATIVA CHE STA COINVOLGENDO LE DONNE DI TUTTA ITALIA

Dal 25 novembre scorso l'Italia è attraversata da un evento simbolico importante : la stafetta di donne contro la violenza.La grandezza di questa idea è resa chiara dal numero impressionante di donne e associazioni di donne che, a conferma della necessità di rendersi protagoniste del cambiamento culturale ,hanno dato la propria adesione e che contribuiscono con la loro creatività, intelligenza e libertà, a lasciare il segno del passaggio ...............a dimostrare che simboli e diritto non sono nè concetti nè temi separabili, ma entrambi equamente responsabili della cultura nella quale viviamo e della quale la violenza sulle donne si nutre
Indignarsi per l’esposizione commerciale del corpo femminile ci deve far riflettere su che cosa significa oggi violenza, e per noi quella sessuata. Oggi la violenza fa parte del marketing perché è eccitante e stimola all’acquisto fosse anche di un videogioco o del biglietto per il cinema. Oggi la violenza è anche merce rappresentata in modo spudorato.
Ma la violenza ha sempre fatto storia. Anzi, la storia è storia di violenze.
Secolarmente codificata nell’uso della forza degli eserciti, essa pareva addirittura nobile ed eroica: gli stupri più o meno etnici, un incidente di percorso.

Allora ridefiniamola questa VIOLENZA.
Essa è brutalità.
Essa è stupro, per il solo piacere della rapina, del possesso e del controllo.
Essa è botte, per il piacere di sottomettere.
Essa è anche insulto in pubblico e in privato, per il piacere di umiliare.
Essa è anche l’uomo che urla per il piacere di spaventare.
È tutto quello che sappiamo, raccolta in dati statistici che ci dicono prima di tutto quanto siamo malmenate in casa. E solo in parte fuori di casa. Da stranieri o nostrani, ma sempre uomini.

FEMMINICIDIO è il termine corretto: ci vogliono uccidere in quanto femmine, a prescindere dallo status. Le motivazioni e le scuse possono essere infinite, ma quello è il termine. Ci vogliono uccidere per riportarci all’unico ruolo consentito, quello di femmina. Ci vogliono uccidere per sentirsi maschi, questa è la verità.
UDI - Unione Donne in Italia
Sede nazionale – Archivio centrale
via dell’Arco di Parma 15, 00186, Roma tel 06 6865884
http://www.udinazionale.org/
Associazione Antiviolenza Nondasola: http://www.nondasola.it/

1 commento:

  1. Ritengo molto importante aderire all'iniziativa dell'ANFORA e per noi della Bassa "giusto" fare vedere e sentire che ci siamo....ancora

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